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Questo volume costituisce un ulteriore e fondamentale contributo alle ricerche finora condotte sull'enigmatica Confraternita dell'Aurea Rosacroce, di origine italiana e risalente al XVI secolo. Sono qui pubblicate le parti più importanti di un manoscritto italiano dell'Aurea Rosacroce conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli, contenente testi che dimostrano un'avanzata conoscenza della pratica dell'alchimia in seno alla Confraternita, nonché gli statuti del 1678 della Confraternita nella loro integralità. Sono presentati, inoltre, altri testi sconosciuti della e sull'Aurea Rosacroce, grazie alla riscoperta di un ermetista italiano del XVIII secolo, il conte Francesco Onofrio da Marsciano. Informazioni contenute in alcune opere di Marsciano hanno permesso ai curatori di recuperare anche un testo contenuto nel volume VI del Theatrum chemicum, intitolato Rythmi germanici. Oltre a ciò, il presente volume contiene i primi documenti che fanno riferimento all'Aurea Rosacroce; una traccia italiana alle origini de Le Nozze chimiche; la Voarchadumia di Giovanni Agostino Panteo; Giovan Battista Agnello e le sue relazioni con John e Arthur Dee; testimonianze indirette dell' Aurea Rosacroce in Italia in un cenacolo ermetico gravitante intorno ai Gonzaga; e infine il reperimento di un fratello dell'Aurea Rosacroce tedesca, Paulus Stein. Il volume è completato da un elenco di testi, manoscritti e a stampa, che fanno esplicito riferimento all'Aurea Rosacroce.